Impressioni dal Ritiro di Silenzio: “La Pace, il Frutto del Silenzio”

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La stagione autunnale è una delle più belle da vivere a stretto contatto con la natura: le giornate sono ancora tiepide, i paesaggi si presentano con colori intensi che spaziano dal giallo, all’arancione fino al rosso. I boschi offrono uno spettacolo unico: lentamente le foglie perdono la loro naturale colorazione e ne assumono una più calda, mentre le giornate si accorciano e le temperature si abbassano. È una stagione che invita in modo naturale alla trasformazione e al raccoglimento interiore.

Per questo motivo, abbiamo pensato di organizzare un Ritiro di Silenzio proprio in questo periodo.

Il Ritiro si è svolto dal 21 al 24 Novembre, a Camaldoli presso l’Oasi del Divin Maestro, una casa di preghiera gestita da suore, dove è stato possibile vivere una totale e completa immersione nella magia delle sue foreste sacre. Lo stesso luogo dove, dal 22 al 25 maggio 2025, si svolgerà il Ritiro Internazionale con Swami Ritavan Bharati, Guida Spirituale della Tradizione Himalayana, sul tema “Mantra e Meditazione”.

Dal nostro arrivo abbiamo potuto cogliere l’incanto dell’autunno che ci ha permesso di entrare in contatto con i cinque elementi: la pioggia, la nebbia e il vento ci hanno accolto con una grande tempesta che ci ha accompagnato fino a metà del secondo giorno dove un tiepido sole si è affacciato ed è stato con noi fino alla nostra partenza. L’aria frizzante, allegra, fresca ma non fredda del mattino, i suoi cieli velati e le albe dai mille colori (tipiche del periodo autunnale) hanno in modo naturale introdotto la ricerca di intimità che il Silenzio richiede. L’autunno, come il Silenzio, ci invita all’ascolto, al raccoglimento, allo stare nella mitezza. E poi, via via che la giornata avanzava, la luce del sole (che diventava sempre più intenso e caldo) illuminava e riscaldava il percorso, come una guida sicura che illumina e indica la strada da percorrere.


tavolozza di colori. Ma anche un tappeto a ricoprire, proteggere, riscaldare la Madre Terra, e il suono ovattato dei nostri passi al loro contatto, delicato come a volerci prendere cura anche noi della Madre Terra.

Una poesia che trabocca e contagia e invita la mente alla dolcezza, alla quiete, alla calma, al pacificarsi. Un invito a gioire della pienezza nel Silenzio.

Il contatto diretto e profondo con la natura e i cinque elementi pacifica e fa comprendere che tutto è perfetto così come è: l’immersione nel Silenzio è avvenuta in modo naturale e graduale. Pochi giorni, ma profondi e intensi, accompagnati dai canti devozionali, pratiche di ghiandole e giunture e hatha yoga, profondi rilassamenti, nadi shodhana, meditazione, camminata contemplativa, camminata silenziosa nel bosco immersi nella bellezza della natura, dove i sensi si sono attivati ma allo stesso tempo ritirati in profonda contemplazione.

E poi japa, contemplazione, riposo, introspezione e silenzio, solo silenzio.

Il luogo magico, completamente immerso nella sacralità della foresta di Camaldoli ha permesso il graduale acquietarsi della mente per dare spazio all’onda del silenzio di espandersi. L’attitudine gentile e accudente delle suore è stata un balsamo per le nostre anime inizialmente inquiete; i canti delle loro Lodi mattutine ci hanno ricordato il vero significato di Unione nella diversità. Un unico campo mentale, rafforzato dalla potenza del silenzio.

Queste alcune condivisioni di alcuni partecipanti:

Nel Silenzio ho ritrovato quello che da bambina non sapevo come definire, ma che ora penso di poter definire: brividi di sacro, attraverso le Lodi mattutine. La Vergine del Silenzio, La Madre Divina che invita al Silenzio, che è con noi nel Silenzio”.

Per me il Silenzio è un momento in cui tutte le mie fragilità emergono. C’è una sottile e profonda maniera di comunicare nel Silenzio, che parte da noi stessi e si espande. Ho sentito questo spazio dilatarsi, il tempo si dilata e giunge una grande calma. E da questo spazio, spesso menzionato nella pratica, ho potuto osservarmi e stare con me stessa. È stato un momento per stare, esserci e lasciare andare il bisogno continuo di fare qualcosa. È stato un modo per riconnettermi anche con la fede religiosa cristiana che ho da tanti anni messo da parte, ma il cui messaggio profondamente spirituale mi guida ed è per me un tutt’uno con il messaggio dei nostri amati Maestri”.


Sono arrivata di corsa, affannata perché questo è un periodo molto impegnativo al lavoro, dove parlo anche tanto. E tutto questo parlare per me è spesso fastidioso. Venire qui è stato rigenerante, in questo contesto ancora di più. Ho bisogno del Silenzio, mi appartiene, così come ho bisogno di solitudine. Questi luoghi sono per me molto cari. Quando posso vengo qua e cammino e poi mi fermo e mi riconnetto con il mio silenzio più profondo, con la mia parte più nuda e autentica, che sta emergendo sempre più. E che è bello portare fuori”.

Il Silenzio mi attrae e ci sto bene. E nel bosco ci sto bene. È casa. Quindi le due cose insieme, per me, in questi giorni sono state molto belle. Tante emozioni, tante lacrime: per un lutto recente che aveva bisogno di essere annaffiato, per qualcosa che devo ancora capire bene e, questa mattina, per il miele con il mandarino che era così buono che mi sono commossa”.

Rallentare e ricontattare il mio essere bambina. Ritrovare la lentezza in ogni mossa. Ho bisogno di lentezza. Questa è la mia indole: voler trovare quella pace, quella lentezza, che purtroppo non ho tutti i giorni. Rallentare, essere a contatto con la natura. In questi spazi riesco a riconnettermi con me stessa. E in questi spazi mi concedo di essere quella bambina che non sono mai stata. La camminata contemplativa l’ho fatta scalza, nell’erba bagnata, congelandomi i piedi, ma mi ha permesso di lasciare andare tutte le tensioni create”.


L’augurio che ci facciamo, tutti quanti, è di riuscire a portare qualche seme di questo silenzio, nella vita quotidiana, spargendo petali di luce e di quiete nelle menti e nei cuori di chi circonda.

La vera sfida inizia ora: il vero Silenzio inizia ora.

Immergiti nella meditazione. Immergiti nella contemplazione. Immergiti nel tuo mantra. Lascia che il Silenzio sia un’opportunità per un’immersione nei livelli più profondi della mente

Swami Veda Bharati

Con Amore e Gratitudine per il Lignaggio,

Om shantih

Ilaria S.