e dal Seminario del percorso ECP (Educazione Continua Permanente)
Di Ilaria S.
Come l’acqua del fiume che scorre ed aggiusta il proprio letto a seconda di ciò che incontra, trovando sempre la strada per non fermarsi e continuare a fluire, allo stesso modo, in questi ultimi due anni ci siamo trovati spesso a confrontarci con la nostra capacità di adattamento alle diverse situazioni che La Vita ci stava presentando. La pandemia prima ed ora i venti di guerra ci hanno messo di fronte a prove individuali e collettive, mostrando l’emergere di infinite sensazioni ed emozioni che pensavamo di conoscere, che ci hanno chiesto spesso di uscire dalle nostre zone di comfort per sperimentare la nostra flessibilità e la nostra creatività.
L’allontanamento sociale, le paure, l’inquietudine, la rabbia, l’assenza di stimoli, i dubbi ed i ripensamenti, le riflessioni, la solitudine sono solo alcune delle mille sensazioni che abbiamo vissuto in questo tempo e che, nonostante i tanti tentennamenti, ci hanno spinto a perseverare nelle nostre intenzioni. Anni intensi dove abbiamo affrontato perdite importanti, fatica, stanchezza, frustrazione e senso di fallimento ma che, allo stesso tempo, ci hanno insegnato il vero senso della gratitudine verso la Vita, lo stupore, l’entusiasmo, la speranza, l’unione, la solidarietà, il coraggio.
È stato un periodo che ci ha mostrato come il percorso non finisca mai, ma sia fatto di continui affinamenti, smussature ed aggiustamenti. Abbiamo sperimentato cosa voglia dire camminare passo dopo passo nel presente; cambiare le abitudini; far sbocciare nuova creatività, tra sfide, purificazione, ricerca dell’essenzialità, equilibrio, totale rinnovamento da accogliere, crescita, progresso e profondo lavoro interiore. Un’opportunità a cui adattarsi ed arrendersi, non passivamente. Questo, e molto di più, ci ha accompagnato negli ultimi due intensi anni, che hanno visto la loro conclusione nella Settimana Residenziale di Agosto, alla presenza del nostro amato Ashutosh.
Sì, perché dopo quasi due anni “di yoga avanzato” trascorsi tra restrizioni, protocolli e seminari online, niente è più come prima. Quando più ti senti sopraffatto e smarrito da una modalità che non ti appartiene e ti arrendi, ecco che la forza e la potenza del sangha arriva diretta al cuore e ti avvolge con il suo amore e la sua immensa dolcezza.E così che si è concluso il secondo anno del TTP italiano nella Tradizione dei Maestri Himalayani, avvolti in un abbraccio di amore e di luce sotto lo scialle del Guru. La bellezza del luogo, i suoi colori e la gentilezza di chi ci ha accolto, ha permesso di immergerci nella pace, nella calma e nel silenzio profondo.
Inutile ricordare la gioia, il calore, la fratellanza, l’unione, la comunione, l’appartenenza, la grande famiglia che giorno dopo giorno sono diventati sempre più forti: una palestra incredibile dove rafforzare legami che ci accompagneranno per tutta la vita e dove imparare a superare i nostri limiti e le nostre divergenze di vedute, sostenuti da un amore puro ed incondizionato.
Anche i gruppi delle precedenti Formazioni hanno potuto incontrarsi di nuovo in presenza, dopo tanto silenzio: è stato un aggiungere colore ai mille colori che si riflettono nel cerchio del sangha, un aggiungere calore al calore dello scialle del Guru, un aggiungere gioia alla gioia di tornare, di nuovo, a Casa! Cosa ci aspetta domani non lo sappiamo, ma siamo consapevoli che saremo sempre sostenuti nel percorso dall’amore del Lignaggio, un’onda d’amore che risplende, nutre e guida tutti noi come kalyana-mitra.